CARAVELLA PORTOGHESE (Physalia physalis)
Phylum: Cnidari
Classe: Idrozoi
Ordine: Sifonofori
Famiglia: Fisaliidi
Classe: Idrozoi
Ordine: Sifonofori
Famiglia: Fisaliidi
Anche se a prima vista molti la scambiano per una medusa, in realtà la
caravella portoghese è tutt'altro: si tratta di un'associazione di quattro
specie diverse di polipi (un pneumatoforo più dattilozoidi, gastrozoidi e
gonozoidi). Ognuno di essi ha una funzione diversa, e solo vivendo in
un organismo unico, in stretta simbiosi, possono sopravvivere.
NOTARE LA LUNGHEZZA DEI TENTACOLI |
Il
pneumatoforo forma una sorta di organo largo e piatto, che fuoriuscendo
dall'acqua ed essendo pieno d'aria funziona come una vela gelatinosa; i
dattilozoidi formano i tentacoli urticanti, mentre i gastrozoidi si
occupano di digerire le prede e i gonozoidi della riproduzione.
In linea generale, la caravella portoghese sembra una piccola barchetta gelatinosa, che si fa sospingere dal vento galleggiando a pelo d'acqua, provvista di tentacoli sottili e riccioluti, che si prolungano sott'acqua. La "vela" può raggiungere i 30 cm di ampiezza, anche se generalmente si mantiene sui 20, e i tentacoli possono raggiungere la lunghezza sorprendente di 50 metri (!), ma mediamente si attestano sui 10. La vela può essere contratta o spiegata da un muscolo, e così la caravella naviga a pelo d'acqua imbrogliando nei suoi tentacoli qualunque organismo abbastanza piccolo le passi a tiro per poi scioglierlo con il suo veleno. Pesci, crostacei, meduse e molluschi...tutto può cadere nei tentacoli della caravella, che a quel punto attorciglia i filamenti sulla preda non lasciandole scampo. Il suo colore, azzurro/bluastro/porpora sulla vela e blu/viola sui tentacoli, la rende splendida a vedersi, ma in realtà la caravella è pericolosissima: possiede ben dieci tipi diversi di potenti tossine, ognuna con un effetto diverso, che vengono iniettate in un letale cocktail capace di uccidere un uomo adulto paralizzandolo e provocando arresto cardiaco.
In linea generale, la caravella portoghese sembra una piccola barchetta gelatinosa, che si fa sospingere dal vento galleggiando a pelo d'acqua, provvista di tentacoli sottili e riccioluti, che si prolungano sott'acqua. La "vela" può raggiungere i 30 cm di ampiezza, anche se generalmente si mantiene sui 20, e i tentacoli possono raggiungere la lunghezza sorprendente di 50 metri (!), ma mediamente si attestano sui 10. La vela può essere contratta o spiegata da un muscolo, e così la caravella naviga a pelo d'acqua imbrogliando nei suoi tentacoli qualunque organismo abbastanza piccolo le passi a tiro per poi scioglierlo con il suo veleno. Pesci, crostacei, meduse e molluschi...tutto può cadere nei tentacoli della caravella, che a quel punto attorciglia i filamenti sulla preda non lasciandole scampo. Il suo colore, azzurro/bluastro/porpora sulla vela e blu/viola sui tentacoli, la rende splendida a vedersi, ma in realtà la caravella è pericolosissima: possiede ben dieci tipi diversi di potenti tossine, ognuna con un effetto diverso, che vengono iniettate in un letale cocktail capace di uccidere un uomo adulto paralizzandolo e provocando arresto cardiaco.
UNO SPLENDIDO ESEMPLARE SPIAGGIATO |
Non si è
ancora scoperto un antidoto a nessuna delle dieci tossine della caravella, anche se -per fortuna- i danni inferti possono essere assai diversi e cambiare anche a seconda della sensibilità individuale di chi viene punto.
Essa per fortuna vive quasi esclusivamente nei mari tropicali, ma a
causa del riscaldamento globale ultimamente è stata avvistata più di
una volta nel Mediterraneo.
Ne ho vista una spiaggiata tre giorni fa a ovest di gran canaria.grazie per queste utilissime notizie!
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