BASTA CON LE PELLICCE!!!
Con l'avvicinarsi dell'inverno vorrei spendere due parole per un argomento che mi sta molto a cuore. Già, perchè appena la temperatura scende un po' ecco camminare per la strada migliaia di persone con la pelliccia. Che si tratti di un'anziana col visone o del ragazzino "fashion" con l'inserto di pelliccia sul colletto non importa, sempre pelliccia è. Per non parlare di quelle donne che forse si sentono irresistibili a portare cappelli e stivali di pelliccia.
Signori miei, ma avete idea delle STRAGI che ogni anno vengono perpetrate ai danni di povere creature innocenti solo a causa di una moda?
Sorvoliamo sull'argomento carne, su cui si potrebbe aprire un dibattito infinito (non sono vegetariano, ma rispetto chi lo è e di carne non ne mangio poi molta) ma che comunque è ormai entrata nella mentalità della gente ed è così radicata che mai e poi mai ne si potrà fare a meno. Diamo per appurato (e chiudiamola qui) che l'uomo sia un animale onnivoro e sorvoliamo -per ora- sugli orrori degli allevamenti intensivi.
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VERGOGNATI! | |
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Ma le pellicce? Vogliamo parlarne? Un "di più", un capriccio, una stupida moda. Potevo capire quando, ai tempi di Fred Flintstone, l'uomo non aveva altro che la sua nuda pellaccia e aveva bisogno delle pelli degli animali per non morire di freddo. Quelli erano altri tempi, delle prede catturate non si buttava nulla, c'era rispetto per l'equilibrio della natura. Oggi, invece, abbiamo tantissime alternative alle pellicce: d'altronde, ci vantiamo sempre di esserci evoluti. Tessuti di origine vegetale o sintentica, tanto per cominciare. La lana e tutte le sue sorelle, che perlomeno non comportano l'uccisione dell'animale in questione.
Perchè le pellicce?
Certo, sono belle...è ovvio, le ha create la natura. Ma ormai la gente è così lobotomizzata da tecnologia e pubblicità che non si chiede nemmeno più da dove vengono le pellicce. Le compra e basta, come se crescessero sugli alberi. Nessuno si ferma a chiedersi: "ma come l'hanno fatta? L'animale avrà sofferto?". Magari molti si rispondono e mettono a tacere la coscienza dicendo a sè stessi: "ma sì, era già morto, non ha sofferto"...
SBAGLIATO.
Questa è ignoranza, bella e buona. Non voglio postare sul mio blog video violenti di morte, sangue e uccisioni. Per questo potete andare semplicemente a cercare i video su Youtube (e ce ne sono tanti). Sappiate solo che io ne ho visti tanti (ci vuole uno stomaco forte, e ciononostante spesso mi sono messo a piangere) e pocco dirvi che gli animali vengono SCUOIATI VIVI.
Perchè perdere tempo ad ammazzarli? Ci vuole troppo. Li drogano o li tramortiscono a bastonate, per poi incidere la loro pelle e strappargliela via di dosso quando sono ancora vivi. Vi immaginate la sofferenza atroce? E non si può nemmeno dire che non se ne accorgano, gente: sono mammiferi, come noi, hanno cognizione, stati d'animo, soffrono. Quindi non rifugiamoci nelle solite frasi del tipo "ma sono solo animali".
Queste povere creature, dopo essere state spellate, prima di morire per dolore, dissanguamento, infezioni e disidratazione, hanno ancora qualche minuto di vita durante cui guardano la loro pelle da loro separata. Nei loro occhi sembrano chiedersi "cosa abbiamo fatto di male?". Poi si arrendono, si accasciano e muoiono. Durante lo scuoiamento, però, i poveretti urlano disperati e si dibattono fra l'indifferenza e il sadismo di chi fa lo sporco lavoro (spesso cinesi).
Vogliamo parlare poi delle pessime condizioni in cui questi animali vengono tenuti prima della loro morte? Milioni di animali l'anno vengono fatti vivere in gabbie così strette che a malapena riescono a girarsi. Nascono, vivono e muoiono senza mai avere contatti con i loro simili, diventano asociali, aggressivi, stressati e sempre impauriti. Per lo stress arrivano a farsi male da soli. Non assaporano mai la libertà e la possibilità di correre in un bosco, come natura vorrebbe. Passare tutta la loro esistenza in una gabbia, su sbarre sottili di metallo e reticoli, gli provoca dolori inimmaginabili e piaghe. Vengono tenuti appositamente al freddo per fare in modo che la loro pelliccia cresca più folta e soffice. Nel corso della loro intera vita non gli viene mai dato un gesto d'affetto, una carezza. Ma chi siamo noi per trattare così altri esseri viventi? Che diritto abbiamo? Noi non siamo i padroni del mondo...perchè ci comportiamo così?
D'altronde, l'uomo ha fatto le stesse cose coi suoi simili (basti pensare ai lager nazisti)...cosa ci si potrebbe aspettare che facesse con specie diverse? Sarcasticamente potremmo dire che è il minimo. Trattare esseri viventi sensibili e innocenti come broccoli, "coltivarli" senza pietà perchè poi l'importante è che la signora abbia la sua pelliccia di visone, o il ragazzino abbia il suo colletto e possa sentirsi "fico" quando va a scuola.
Siamo tutti ammaestrati, lobotomizzati da mode e da stilisti che decidono per noi cosa farci indossare con mille messaggi subliminali. E tutto per il DIO DENARO, l'unica cosa che davvero conta. Ma natura e animali presto o tardi presenteranno il conto...anzi, stanno già iniziando a farlo.
Vogliamo poi considerare tutte quelle letali sostanze inquinanti che vengono prodotte nel procedimento della concia e poi vengono rilasciate nell'ambiente distruggendo interi ecosistemi come fiumi, laghi e mari?
Le specie sfruttate, poi, sono innumerevol. Per i colletti viene usato il cane procione giapponese (Nyctereutes procyonoides), appartenente alla famiglia dei nostri cani domestici. Ma vengono usati anche conigli, volpi e gatti domestici! Per le pellicce propriamente dette poi vengono massacrati visoni, castori, volpi artiche, sciacalli, lontre, puzzole. Insomma, svariate specie di carnivori (canidi, felidi, mustelidi, foche), roditori, lagomorfi e procionidi.
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SONO TENERI, VERO? ECCO LE VOSTRE PELLICCE! |
Insomma, la soluzione migliore sarebbe cominciare ad avere RISPETTO per le altre creature e iniziare a ragionare con la nostra testa. Non sono gli stilisti a dover decidere cosa noi dobbiamo indossare, dobbiamo essere NOI a dover comprare vestiti senza pelliccia. Questo è l'unico modo per contrastare questo macabro commercio. Se voi che leggete siete giovanissimi, chiedete ai vostri genitori di non comprarvi più giacchette con colletti in pelliccia! E se siete adulti, siete abbastanza grandi da decidere voi cosa acquistare. Se infine avete figli, non comprategli mai indumenti con pelliccia: i ragazzini non devono essere abituati a quest'abitudine fin da piccoli!
Facciamo capire a questi signori che la vita va rispettata!