venerdì 30 novembre 2012

Vipera comune

VIPERA COMUNE (Vipera aspis)


Phylum: Cordati
Subphylum: Vertebrati
Classe: Rettili
Ordine: Squamati
Sottordine: Ofidi
Famiglia: Viperidi



La vipera comune, detta anche aspide, è uno dei serpenti più comuni del nostro paese. Abita buona parte dell’Europa centrale, ed è concentrata nella parte orientale della Spagna, in Francia, Svizzera e Italia.

Nel nostro paese è presente ovunque con alcune sottospecie, Sicilia inclusa, ma è assente in Sardegna. A differenza delle varie specie di colubridi che vivono nel nostro paese (dette “bisce”), assolutamente innocui, la vipera è un serpente velenoso ed è il rappresentante più comune della sua famiglia (i viperidi) in Italia. Si tratta di una specie facilmente riconoscibile dalle comuni bisce per la lunghezza limitata (al massimo 90/95 cm, ma mediamente sui 60/70), la coda corta, la forma più tozza del corpo e la testa ben distinguibile dal corpo, di forma triangolare, provvista di squame piccole tutte uguali fra loro. La vipera ha inoltre occhi muniti di pupille a fessura e poste verticalmente.

PERFETTAMENTE IMMOBILE, E' DIFFICILE VEDERLA
Il colore di fondo è generalmente un bruno/grigiastro uniforme intervallato da disegni nerastri geometrici, posti a zig-zag. La vipera, come tutti gli altri rettili, è un animale a sangue freddo: i suoi picchi di attività sono concentrati quando il terreno raggiunge e supera i 25°C. Frequenta terreni incolti, preferibilmente poveri di vegetazione, ed è facile rinvenirla nelle pietraie e nei sentieri lastricati di sassi. E’ invece più rara nei boschi. La sua colorazione le permette di mimetizzarsi, e in ciò la aiuta il fatto di restare spesso immobile: finisce così per venire calpestata. Contrariamente a quanto si crede, la vipera non è affatto aggressiva ed ha un carattere tranquillo: se può preferisce spesso la fuga, e morde raramente. Il veleno viene prodotto da alcune ghiandole poste nella bocca e inoculato durante il morso tramite i due denti veleniferi, posti superiormente e assai affilati, internamente cavi. Esso possiede sia neurotossine che emotossine (è cioè dannoso sia per il sistema nervoso che per il sangue), e viene quasi sempre usato per cacciare: per le piccole prede della vipera (nidiacei, micromammiferi, lucertole) esso è letale, ma per l’uomo non è quasi mai mortale: su 10 soggetti umani morsi dalla vipera, mediamente 9 si salvano…anche se i danni possono comunque essere seri.
La vipera è un serpente ovoviviparo, e ciò significa che le uova si schiudono all’interno del corpo materno col risultato che la vipera partorisce piccoli vivi. Può raggiungere i 20 anni di vita.


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